• “Perdersi m’è dolce….”

    Una volta una cara e ammirevole amica (a cui è dedicato questo post avendolo in parte ispirato) mi ha detto che nella sua vita aveva sempre preferito i percorsi impervi e non tracciati alle larghe autostrade. Al momento non avevo dato un significato particolare a quanto diceva, se non considerandolo un modo per dire che la sua vita aveva richiesto un cammino più tortuoso, imprevisto e difficile, pur se alla fine la fatica era stata ben ripagata! Poi ho letto uno strano e interessante manuale “per perdere l’orientamento” e “imparare a vagabondare senza meta” e allora ho colto meglio e apprezzato la lezione che mi veniva da quella affermazione e…