• CON KANT NEL…“PAESE DEI BALOCCHI”

    Sarà vero? Sociologi ed esperti della comunicazione dicono che l’obiettivo della pubblicità e delle tecniche di marketing è trasformare i consumatori in bambini! Questo renderebbe infatti più facile proporre e vendere prodotti…e sogni connessi! Sarà vero? Perché, se così fosse, si spiegherebbero meglio anche tanti altri fenomeni difficilmente comprensibili. Per esempio, quello che accade, in campo sociale e politico, in tema di consenso, elettorale ma non solo. Come spiegare, infatti, prolungati consensi e strane forme di “amore mimetico” verso capi, siano essi politici o altri personaggi pubblici in genere, che la storia, immancabilmente, si incarica, poi, di dimostrare rovinosi per il futuro di quelle comunità? Certo, appare semplicistica e, forse,…

  • Dallo scopone “scientifico” al “racconto della scienza”

    Che le indagini internazionali sull’istruzione rivelino un grave deficit di conoscenza scientifica negli alunni delle nostre scuole è sicuramente paradossale! Dal momento che viviamo in un paese tra i più industrializzati, per giunta in un’era tecnologica avanzata, a 500 anni da quella rivoluzione scientifica che ha dato un nuovo volto al mondo moderno e ha cambiato le nostre menti! Paradossale anche perché è abbastanza evidente che non c’è ambito o questione, oggi, in cui l’argomento decisivo non sia quello scientifico. “Scientifico”, “scienza” sono termini e concetti a cui fa appello chiunque, dall’ intellettuale al politico, dall’imprenditore all’artista, dal teologo al docente e all’educatore, dal venditore alla casalinga, dagli anziani ai…

  • A come "alba"…La scuola delle cose

    Cercando un’altra scuola… E antiche maestre…. E lezioni nella universale “lingua materna”. Può capitare di incontrare, semplicemente, “le cose”… e la “lezione delle cose”! Le cose come antiche maestre! Per reinventare l’antico alfabeto e reimparare le storie dal vecchio sillabario! O meglio potrebbe accadere, se sapessimo ancora riconoscere la lingua “materna” come un bambino e avessimo lo sguardo degli innamorati o dei poeti!  Comprendere la lezione delle cose non richiede competenze speciali, così come non occorrono abilità speciali a un innamorato o a un lattante. Basta desiderare, guardare, ascoltare, toccare. Quella delle cose è veramente una scuola per tutti, senza differenze. Non ci sono “asini” in questa scuola, non ci…