• Il potere del gusto

    L’etica da sola non è in grado di tenere insieme una società. Non solo perché, alla fine,  essa si fonda su una qualche fede in un Essere Supremo, ma anche perché può essere facilmente simulata. Come ci attesta la nostra comune esperienza, non c’è niente di più facile che simulare nobili principi. È quanto sostiene, non senza buone ragioni, Josif Brodskij, premio Nobel per la letteratura. In realtà, forse occorre riconoscere che i poeti hanno spesso una profondità di visione maggiore di quella dei filosofi.  In effetti, come scrive Charles Taylor, nella misura in cui la filosofia morale tende a privilegiare il discorso su ciò che è giusto fare, e…

  • Chi ha paura del desiderio?

    In realtà, “la storia umana è la storia dei Desideri desiderati”.  Forse è questo tipo di desiderio che inaugura e muove la storia umana. È quel desiderio che Alexabdre Kojève chiama “antropogeno“, cioè non il desiderio di una cosa specifica ma il desiderio del desiderio dell’altro. Il linguaggio del desiderio oggi sembra quasi ovvio. Eppure l’esperienza lo smentisce continuamente, rivelandone le trappole, i vuoti, l’ambivalenza, gli inganni, le implicazioni. Nonostante il fatto che la semplificazione attuale degli oggetti del desiderio e il marketing dell’immaginario abbiano ormai trasferito il “desiderare” nel campo di semplici “procedure”, in vista di “obiettivi” facilmente individuabili.  Probabilmente, sul senso umano del desiderio sappiamo ancora molto poco.…

  • Il mondo in fuga

    Cosa c’è di veramente nuovo nel nostro mondo, dal momento che storici e sociologi , a partire da Fernand Braudel (Civiltà materiale, economia e capitalismo)  sostengono con buone ragioni che il mondo di cinquecento anni fa era quasi altrettanto globalizzato quanto quello odierno? Forse, ciò che vi è di realmente peculiare, nel nostro mondo, è un particolare effetto della globalizzazione, che consiste nel non sapere dove il mondo stia andando. Infatti, pure se si dice spesso che la globalizzazione ha unificato e rimpicciolito il mondo, in realtà occorrerebbe pure dire che lo ha moltiplicato, moltiplicando e complicandone le interazioni,   a livelli impensabili. In realtà, oggi non possediamo più un…

  • L’antifascismo eterno

    L’antifascismo è nato per rifiutare e combattere ogni forma di regime liberticida, autocratico, dittatoriale e totalitario, dovunque si manifesti e qualunque colore abbia.  Questo rimane, al di là di disquisizioni accademiche o terminologiche, o dei diversi contesti storici, la sostanza, il senso e l’essenza dell’antifascismo. Soprattutto oggi quando la questione appare di nuovo attuale.  Il contrario di tale antifascismo si chiama, oggi e domani, come ieri, “fascismo”, qualunque colore o forma assuma e in qualunque luogo si manifesti! Si può perciò parlare anche per l’antifascismo di “antifascismo eterno“, così come Umberto Eco parlava di ur-fascismo, “fascismo eterno”. Egli infatti considerava  “fascismo eterno” quello che è –  e sarà – sempre…

  • Eutanasia dell’ONU?

    Rifondare l’ONU? Sembra necessario. Infatti, nelle attuali condizioni del nondo non è più sufficiente una semplice riforma dell’ONU, auspicata da molti, ormai da tempo.    Sono troppe le inefficienze, le incongruenze e le contraddizioni che si sono accumulate nella storia dell’ONU, e che ne hanno quasi vanificato il ruolo.  A partire dal diritto di veto sulle sue decisioni, attribuito, fin dagli accordi di Yalta nel 1945, a cinque Stati. Ma molte disfunzioni riguardano anche la struttura, l’organizzazione interna, l’amministrazione finanziaria e il metodo di lavoro dell’ONU.  Fino al fatto, incredibile, che, per un malinteso principio di rotazione, alla presidenza di consigli o commissioni dell’ONU come quella dei diritti umani e…