• AI contro i tarli delle democrazie

    Ho chiesto a Gemini AI un parere su un articolo relativo alla crisi della democrazia, ricavato dal mio blog Incrocivie.it. Ecco la sua risposta. Grazie Pino Mario De Stefano per questa profonda e stimolante riflessione sulla crisi della democrazia. Le sue parole toccano nervi scoperti e ci invitano a una seria introspezione sul nostro ruolo come cittadini e sul futuro del sistema democratico. È cruciale sottolineare, come lei ha fatto, che la democrazia, pur imperfetta, rimane il “meno peggio” dei sistemi politici conosciuti. Le alternative che la storia ci presenta sono costellate di oppressione e negazione delle libertà fondamentali. L’immagine del “campo di rieducazione” è un monito potente contro ogni…

  • Il presente senza nome

    Quale nome dare al presente Aveva proprio ragione Hegel, quando diceva che noi umani riusciamo a riconoscere il senso del tempo solo quando il suo percorso è già completato. Peccato che, il più delle volte, arriviamo troppo tardi! In realtà, la pressione a “fare“, prevalente nella società moderna, può rendere difficile semplicemente “essere” presenti davvero. Non credo si tratti solo di una questione di volontà. Forse, semplicemente, non ce la facciamo. Una sorta di multitasking costante aumenta lo stress e riduce la nostra capacità di concentrarci sul senso profondo del nostro presente. Abbagliati dai luccichii del kronos, rimaniamo sempre disattenti agli “avventi” controintuitivi del kairós! Neppure i cosiddetti “buoni“, i…

  • La danza metafora della vita

    Parlare di danza in tempi molto difficili? Possiamo davvero danzare, oggi? Sì, dovremmo danzare anche sugli abissi, esortava Nietzsche. Anzi, se è vero che la danza é una metafora della vita, allora è anche una finestra sulla vita. E, quindi, forse potrebbe aiutarci a pensare e a decifrare la condizione umana attuale. Sembra paradossale. Perché, di norma, non associamo la danza e il danzare alla dimensione del pensiero. Ma, in fondo, perché non farlo? Perché non pensare alla danza come un’arte che ha qualcosa da dire sulla nostra finitezza, ma anche sulla capacità di attraversarne il confine, indicando universi possibili, visibili e invisibili, “di cui solo il gesto umano potrebbe…

  • La felicità rende migliori

    “Vuoto è il discorso di quel filosofo che non guarisce nessuna delle passioni dell’anima”.  Il conseguimento di uno stato libero da qualsiasi sofferenza mentale, la tranquillità dell’anima, la capacità di apprezzare i quotidiani piaceri della vita, erano gli obiettivi della filosofia e della pedagogia di Epicuro. Una sorta di “igiene mentale“, una ecologia dell’anima,  è ciò di cui abbiamo veramente bisogno per vivere una vita felice, una vita buona. Oggi, in modo particolare, ci farebbe bene imparare a viaggiare leggeri, con Epicuro. Infatti, Epicuro si preoccupava molto di piú di ciò che accade nella nostra mente. La sofferenza mentale, tipo la paura o l’ansia, può essere molto piú debilitante e…

  • La festa dei principianti

    Perché festeggiamo il capodanno?  Non è forse vero che dal 31dicembre  al 1gennaio non cambia niente? Non hanno ragione quelli per i quali non ci sono ragioni per festeggiare un giorno che non ha  niente di diverso dal giorno precedente e da quelli seguenti? Soprattutto oggi, quando il mercato e il consumismo sembrano fagocitare e cancellare il senso di tante feste e tradizioni? Se poi pensiamo alla relatività delle periodizzazioni e scansioni temporali nelle varie civiltà e culture, dove il capodanno è stato collocato in giorni e mesi diversi, il nostro interrogativo relativo al senso di questa festa diventa più insistente. Ma forse è proprio questa circostanza che può aiutarci…