• Le banche del risentimento

    La chiamano indignazione ma spesso è solo risentimento. Capita anche questo, quando prevale il modello pubblicitario della politica, e non emergono elementi capaci di produrre un’idea di mondo che si faccia progetto. Capita, in tempi di social, che chiacchiere vuote e risse da bar vengano sublimate in azioni e tattiche politiche. Capita che assolutisti disperati, privi dell’ironia necessaria per attraversare i tempi e le stagioni della vita, si convincano che non ci sia più nulla degno di fiducia. E vorrebbero quasi che tutto andasse in frantumi o saltasse per aria, insieme a loro stessi. Infatti, è un triviale risentimento anche quello di chi si affanna a descrivere scenari funesti, inferni…

  • Le guerre e la pace spiegate ai ragazzi

    Alla domanda “cos’è il bene“, Socrate avrebbe risposto che il bene è solo la continua ricerca del Bene. In sostanza, secondo il Padre dei filosofi, il vero bene non è nella nostra dispomibilità. Possiamo solo tentare di avvicinarci ad esso. Cercando le strade possibili per arrivarci. E sapendo che non lo raggiungeremo mai. Penso si possa applicare lo stesso schema al tena della Pace. E affermare che la Pace, su questa terra, è solo la ricerca costante della pace possibile e giusta. Anche se sappiamo che essa non è nella nostra completa disponibilità. Come è attestato dalla storia. Possiamo solo cercare e indicare le strade per avvicinarci alla Pace. Sappiamo…

  • Astinenza epistemica?

    È ancora possibile combattere per la verità? Sembra di no, se si fa attenzione a tanti personaggi, che nelle, vesti di dotti, esperti, moralisti o religiosi, impazzano sui social, sulle tv o sulla carta stampata. Talora, sembra di assistere alle scorrerie di quelle bande di predicatori fanatici e urlanti che impestavano le piazze europee tra cinque e seicento o nei periodi più violenti della caccia alle streghe, e tuttavia raccoglievano intorno a sé folle altrettanto impazzite e vocianti. Sì, forse viviamo in una fase di “astinenza epistemica” (Claudine Tiercelin, La Post-verité ou le dégoût du vrai), in cui la questione della verità sembra diventare marginale o inutile. Si tratta di una pericolosa “astinenza epistemica“, se anche le Chiese con una lunga tradizione teologica preferiscono oggi esaltare “entusiasmo“, emozioni o “esperienze“, contro ragioni e…

  • L’eredità dei padri

    Antifascismo è fare la guardia alla libertà, alla libertà degli individui e a quella dei popoli. Ho capito davvero cosa può significare essere antifascisti, non solo attraverso i miei studi di storia, ma soprattutto quando mio padre, di solito non prodigo di confidenze, mi raccontò, senza apparente motivo, che era stato membro del CLN locale, aveva anche preso la tessera del partito comunista, e che aveva restituito quella tessera allorché, dopo l’invasione dell’Ungheria nel 1956 da parte della dittatura russo-sovietica e il soffocamento nel sangue del desiderio di libertà di quel popolo, il movimento comunista, con poche eccezioni, aveva voltato la faccia dall’altra parte. Allora, non ero ancora trentenne, non…

  • Cosa è davvero in gioco oggi?

     I “filosofi consiglieri“, per definizione, hanno fretta: pensano di contribuire alla riforma dello Stato, ma vogliono  farlo nel minor tempo possibile. Quindi, dal momento che in quanto filosofi non sono dotati di eccezionale pazienza politica, i “filosofi consiglieri” tendono a rivolgersi di preferenza ai tiranni, piuttosto che a un leader democratico.  In effetti, tutti i filosofi che hanno preteso di intervenire e agire nel “presente politico”, o influire sulla politica corrente, sono stati, in ogni epoca, attratti dalla tirannide. Penso che non ci sia niente che ci aiuti meglio a contestualizzare il curioso moltiplicarsi di filosofi consiglieri, nella presente fase drammatica e decisiva della storia europea, delle  riflessioni del grande Alexandre…