• Educazione e linguaggio. Un destino comune

    Di cosa parliamo, e cosa è in gioco, quando si parla di educazione? In particolare, di cosa parliamo, dal momento che è sempre più evidente una grande “faglia”, che separa gli “educatori” dai ragazzi e ragazze, a cui si pretende di dispensare insegnamenti o valori all’interno di schemi, strutture e istituzioni, che erano adatti a un’epoca in cui gli uomini e il mondo erano ciò che non sono più? In effetti, i “nuovi umani”, come li chiamava Michel Serres, non hanno più la stessa testa dei loro genitori. Così come non parlano più la stessa lingua. In più, forse è il caso di riconoscere che quasi tutto ciò che noi…

  • AI contro i tarli delle democrazie

    Ho chiesto a Gemini AI un parere su un articolo relativo alla crisi della democrazia, ricavato dal mio blog Incrocivie.it. Ecco la sua risposta. Grazie Pino Mario De Stefano per questa profonda e stimolante riflessione sulla crisi della democrazia. Le sue parole toccano nervi scoperti e ci invitano a una seria introspezione sul nostro ruolo come cittadini e sul futuro del sistema democratico. È cruciale sottolineare, come lei ha fatto, che la democrazia, pur imperfetta, rimane il “meno peggio” dei sistemi politici conosciuti. Le alternative che la storia ci presenta sono costellate di oppressione e negazione delle libertà fondamentali. L’immagine del “campo di rieducazione” è un monito potente contro ogni…

  • Machiavelli e la sfida dell’Ingovernabile

    Rileggere Machiavelli?  Sì, perché sembra che abbia qualcosa da dire sulla politica e il potere al tempo dell’automazione, e della “quarta rivoluzione” industriale, incentrata sulla crescente compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico. Machiavelli può ancora parlare a noi, nota Roberto Esposito (Doppiozero,02/2024) nella misura in cui ci consente di misurare le contraddizioni del nostro tempo attraverso una parola che viene da lontano.  Quando l’impotenza politica sembra abitare gli animi dei nostri contemporanei, sul cui immaginario, oltre alla coscienza di una perdita del sapere e dei mezzi d’azione, incombe – sostiene Bernard Stiegler – l’imminenza di una fine della possibilità stessa di conoscere tutto (Antropocene), può essere utile rileggere Machiavelli.…

  • Le banche del risentimento

    La chiamano indignazione ma spesso è solo risentimento. Capita anche questo, quando prevale il modello pubblicitario della politica, e non emergono elementi capaci di produrre un’idea di mondo che si faccia progetto. Capita, in tempi di social, che chiacchiere vuote e risse da bar vengano sublimate in azioni e tattiche politiche. Capita che assolutisti disperati, privi dell’ironia necessaria per attraversare i tempi e le stagioni della vita, si convincano che non ci sia più nulla degno di fiducia. E vorrebbero quasi che tutto andasse in frantumi o saltasse per aria, insieme a loro stessi. Infatti, è un triviale risentimento anche quello di chi si affanna a descrivere scenari funesti, inferni…

  • Le guerre e la pace spiegate ai ragazzi

    Alla domanda “cos’è il bene“, Socrate avrebbe risposto che il bene è solo la continua ricerca del Bene. In sostanza, secondo il Padre dei filosofi, il vero bene non è nella nostra dispomibilità. Possiamo solo tentare di avvicinarci ad esso. Cercando le strade possibili per arrivarci. E sapendo che non lo raggiungeremo mai. Penso si possa applicare lo stesso schema al tena della Pace. E affermare che la Pace, su questa terra, è solo la ricerca costante della pace possibile e giusta. Anche se sappiamo che essa non è nella nostra completa disponibilità. Come è attestato dalla storia. Possiamo solo cercare e indicare le strade per avvicinarci alla Pace. Sappiamo…