• L'informazione non esiste più?

    Sarebbe ora di prenderne atto: nel mondo delle comunicazioni globali e dell’interconnessione permanente, la questione seria, anche più di altre, pure urgenti, è quella dell’informazione. Siamo soliti pensare alla informazione solo come un “mezzo” (indotti in questo errore dal termine “media”), ma oggi non è più così, occorrerebbe cambiare prospettiva.  Oggi la questione dell’informazione è la questione prioritaria, e la condizione per un approccio efficace alle altre importanti questioni che travagliano le società e il mondo, e che sono tutte, diversamente dal passato, inestricabilmente intrecciate e dipendenti dalla questione dell’informazione. Tuttavia, credo che molti, anche i professionisti dell’informazione, non ne siano consapevoli. Anche se non mancano però gruppi e forze…

  • I politici credono a quello che dicono?

    Forse la risposta più “politica” (sic) alla domanda posta nel titolo potrebbe essere: non è importante che ci credano. Ma non saremmo lontani dalla realtà se rispondessimo che, per lo più, i politici, anche quelli considerati bravi e “onesti”, non credono davvero alle cose che dicono. Quello del linguaggio politico infatti è senz’altro l’ambito in cui si verifica in modo più completo la cosiddetta “autonomia del politico”, teorizzata da diversi filosofi della politica, a partire dall’input dato da Machiavelli. I discorsi “politici”, soprattutto oggi, nella società dell’informazione e dello spettacolo, sono sempre più autonomi rispetto alla funzione di segni o di mezzi di comunicazione, per diventare essi stessi oggetto, ciò…

  • House of Cards

        Castello di carte. È così che apparirebbe la politica, se la si analizzasse in profondità, ai nostri giorni, quando, in un mondo globalizzato, i veri registi delle decisioni sui destini dei popoli e degli Stati, risiedono in gran parte fuori dalla cerchia degli attori politici nazionali. Così apparirebbe, dal momento che i politici, di governo o di opposizione, si prendono troppo sul serio, e si azzuffano come bambini a difesa dei propri games, intenti ad occupare il centro della scena, sordi di fronte all’urgenza delle domande che emergono dalla vita della gente comune, stufa di tattiche e strategie di lotta, ogni volta presentate come nuove ma vecchie come…

  • Considerazioni inattuali

    Vi siete mai sorpresi a pensare a quello che ci viene tolto ogni volta che l’informazioneo il dibattito pubblico vengono ridotti alla minuziosa e ossessiva narrazione dei tanti monotoni fenomeni di malcostume, di corruzione, di indegnità di politici o amministratori vari? Ogni volta che l’attenzione e l’interesse di tutti vengono requisiti in tal modo? Certo, quei fatti non possono passare sotto silenzio e devono essere gridati dai tetti! Certo, occorre sanzionare pubblicamente comportamenti inaccettabili di uomini di potere, cui abbiamo – abbiamo! – affidato la guida della cosa pubblica. Certo, occorre alzare barriere immunitarie contro patologie della convivenza sociale. Certo, occorre fare argine, tutti, insieme, contro comportamenti arroganti, esibiti, senza…

  • Raccontateci delle belle storie!

    Mi ha dato da pensare un messaggio raccolto durante una sosta in un “incrocio”del web. Un pensiero condiviso su facebook dalla giovane amica Marianna. Uno di quei “messaggi nella bottiglia” che si trovano nel mare telematico e che ti conducono però verso direzioni inattese. Non abbiamo bisogno di liste di ciò che è giusto o sbagliato. Abbiamo bisogno di favole, di tempo e di silenzio. “Non devi” è presto dimenticato, “c’era una volta” durerà per sempre. Era questo il messaggio. Che ha confermato una riflessione che ho sempre fatto, ripensando alle tre domande che, secondo Kant, ogni essere umano, in modo esplicito o meno, si pone. E cioè: che cosa…