• Quel tempo che noi siamo

    Sì, noi siamo “tempo”! Certo, se possedessimo l’allenato sguardo contemplativo dei mistici o dei poeti, se riuscissimo a guardare “nelle pieghe” del quotidiano, anche le “banali” consuetudini di fine e inizio d’anno potrebbero rivelare la loro primordiale saggezza sul nostro esistere. Purtroppo non abbiamo l’abilità dei mistici e dei poeti. Perché non siamo capaci di rinunciare, neppure per un attimo, a noi stessi, al nostro ego e al nostro approccio strumentale e superficiale alla realtà. Il tempo che noi “siamo”, non riusciamo a percepirlo. E quindi non ci riesce neppure di decifrare i “codici” del nostro vivere. Non riusciamo a vederci come “tempo”. Abituati come siamo a reificare tutto, immaginiamo…