• A ogni giorno basta la sua paura!

    Sì, a ogni giorno basta la sua paura, senza necessità di aggiungerne altre.  Infatti la paura frammenta l’anima e rende feroci gli esseri umani. Per questo il ricorso alla paura come tattica o strategia per governare i fenomeni sociali è, come la tortura, un crimine contro l’umanità! Tocca già a ognuno di noi, purtroppo, fare i conti ogni giorno con la paura “naturale”, quella che ci accompagna sempre, la paura costitutiva della nostra esistenza, prodotta dal sentimento dell’ignoto, della precarietà della nostra vita e della ineluttabilità della morte. Bene allora! Ci basta quella, senza che molti si sentano autorizzati ad aggiungere supplementi di paura “indotta”, sia pure con le più nobili motivazioni.…

  • La paura e il segreto di Montaigne

    La paura genera incubi e fantasmi, e ci trasforma sovente in mostri. È per questo che, nel corso della storia, i veri nemici dell’umanità, quelli in grado di assassinare l’anima e soffocare lo spirito, sono stati, e sono, gli “spacciatori” di paura. Ancora più quando questi ultimi si sovrappongono a coloro che avrebbero il compito di accompagnare gli altri fuori dalle tenebre dell’esistenza, come gli intellettuali, i governanti, i gestori delle informazioni, gli educatori o gli “adulti” in generale. Sì, perché gli “adulti” oggi sembrano nutrire una contagiosa sfiducia di fondo verso il futuro, o meglio verso il mondo attuale. E non sembra debba essere questo il “mestiere” degli adulti!…

  • Chi ha paura della storia?

    La vita, a volte, ci offre dei piccoli segnali, ai quali dovremmo prestare più attenzione di quanto non facciamo di solito.  Uno di quei segnali, da tenere sempre sotto controllo, penso sia lo spazio che viene dato alla conoscenza della storia nei sistemi formativi e scolastici di ogni tipo. Soprattutto perché c’è uno strano fenomeno che periodicamente si ripresenta nella vita delle società e che di solito viene spiegato con argomenti apparentemente razionali oppure pragmatici. Si tratta della pretesa di riscrivere o cancellare o spingere verso l’oblio la memoria storica. A volte con la presunzione di dare inizio all’Anno Zero!  Pretese e progetti di questo genere non sono sempre evidenti,…

  • Il tradimento delle élites

    Sono sempre più convinto, cari lettori, che, nonostante il clamore che si fa da sempre su scandali, disonestà e corruzione, il vero “scandalo” (dal greco “skàndalon“: inciampo, stessa radice di “skolon“: ostacolo, impedimento) è il tradimentoo l’abdicazione al loro ruolo da parte delle élites. È questo tipo di tradimento che impedisce il cammino e il progresso civile umano. Infatti, se guardiamo alla storia, non necessariamente le élites che vengono meno al loro ruolo sono quelle coinvolte in fenomeni di corruzione o di disonestà; né, necessariamente, le élites “positive” sono quelle apparentemente integre.  Il vero impedimento al progredire dell’umanità anche sul piano culturale e spirituale, e non solo su quello politico-sociale, tecnico…

  • La politica, tra padri e madri

    Forse in tempi di gravi crisi economiche e sociali non servono a molto analisi scientifiche per capire qualcosa dei comportamenti politici. Le analisi hanno bisogno di dati certi da organizzare. Ma in tempi di crisi tutto è fluido, in politica. In tempi di crisi sociali profonde la dimensione emotiva della politica che, come sosteneva già M. Foucault anni fa, precede sempre le scelte razionali, diventa ancora più mobile e indecifrabile. In politica prima, ci troviamo schierati in una posizione, e solo dopo cerchiamo di capire perché, e non sempre riuscendoci.È un pò come nell’innamoramento: prima ci si innamora e poi si cercano i fattori che potrebbero averci spinti, e spesso…