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AI contro i tarli delle democrazie
Ho chiesto a Gemini AI un parere su un articolo relativo alla crisi della democrazia, ricavato dal mio blog Incrocivie.it. Ecco la sua risposta. Grazie Pino Mario De Stefano per questa profonda e stimolante riflessione sulla crisi della democrazia. Le sue parole toccano nervi scoperti e ci invitano a una seria introspezione sul nostro ruolo come cittadini e sul futuro del sistema democratico. È cruciale sottolineare, come lei ha fatto, che la democrazia, pur imperfetta, rimane il “meno peggio” dei sistemi politici conosciuti. Le alternative che la storia ci presenta sono costellate di oppressione e negazione delle libertà fondamentali. L’immagine del “campo di rieducazione” è un monito potente contro ogni…
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Il presente senza nome
Quale nome dare al presente Aveva proprio ragione Hegel, quando diceva che noi umani riusciamo a riconoscere il senso del tempo solo quando il suo percorso è già completato. Peccato che, il più delle volte, arriviamo troppo tardi! In realtà, la pressione a “fare“, prevalente nella società moderna, può rendere difficile semplicemente “essere” presenti davvero. Non credo si tratti solo di una questione di volontà. Forse, semplicemente, non ce la facciamo. Una sorta di multitasking costante aumenta lo stress e riduce la nostra capacità di concentrarci sul senso profondo del nostro presente. Abbagliati dai luccichii del kronos, rimaniamo sempre disattenti agli “avventi” controintuitivi del kairós! Neppure i cosiddetti “buoni“, i…
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Il mondo in fuga
Cosa c’è di veramente nuovo nel nostro mondo, dal momento che storici e sociologi , a partire da Fernand Braudel (Civiltà materiale, economia e capitalismo) sostengono con buone ragioni che il mondo di cinquecento anni fa era quasi altrettanto globalizzato quanto quello odierno? Forse, ciò che vi è di realmente peculiare, nel nostro mondo, è un particolare effetto della globalizzazione, che consiste nel non sapere dove il mondo stia andando. Infatti, pure se si dice spesso che la globalizzazione ha unificato e rimpicciolito il mondo, in realtà occorrerebbe pure dire che lo ha moltiplicato, moltiplicando e complicandone le interazioni, a livelli impensabili. In realtà, oggi non possediamo più un…
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La notte sul mondo
Il deprezzamento della libertà e della democrazia, l’indifferenza o l’acquiescenza verso il moltiplicarsi di regimi autoritari, dittatoriali e totalitari, il risentimento, vera essenza del nazi-fascismo, e il “segreto amore degli infelici per una rovina spettacolare“, sono i fattori che rendono la nostra fase storica molto simile all’Europa degli anni ’30 del Novecento. Anche allora nessuno si immaginava che il regime nussoliniano, o quello hitleriano, e altri, con tendenze autoritarie, che si andavano imponendo in Europa dell’est, potessero portare il mondo verso la catastrofe. Addirittura, negli Stati Uniti, soprattutto da parte dei repubblicani, si mostrava simpatia o ammirazione verso Mussolini e poi verso Hitler. Anche Winston Churchill, inizialmente, sembrava non credere…
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Astinenza epistemica?
È ancora possibile combattere per la verità? Sembra di no, se si fa attenzione a tanti personaggi, che nelle, vesti di dotti, esperti, moralisti o religiosi, impazzano sui social, sulle tv o sulla carta stampata. Talora, sembra di assistere alle scorrerie di quelle bande di predicatori fanatici e urlanti che impestavano le piazze europee tra cinque e seicento o nei periodi più violenti della caccia alle streghe, e tuttavia raccoglievano intorno a sé folle altrettanto impazzite e vocianti. Sì, forse viviamo in una fase di “astinenza epistemica” (Claudine Tiercelin, La Post-verité ou le dégoût du vrai), in cui la questione della verità sembra diventare marginale o inutile. Si tratta di una pericolosa “astinenza epistemica“, se anche le Chiese con una lunga tradizione teologica preferiscono oggi esaltare “entusiasmo“, emozioni o “esperienze“, contro ragioni e…