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La lezione di un Primo Ministro
Un testo straordinario da leggere con attenzione Una lezione tra storia, politica e futuro. Una pagina illuminante e toccante per comprendere meglio le vicende di oggi e guardare lontano La lettera del Primo Ministro svedese Ulf Kristersson a Viktor Orban (dal suo account X del 17/09/25 – traduzione automatica di Google) Ecco il testo: “Caro Viktor, So che nel vostro Paese è in corso una campagna elettorale e che questa volta la vostra corsa al potere è davvero dura. Ma non interferiamo nella vostra campagna elettorale e non vogliamo farne parte. La Svezia e il popolo svedese sono sempre stati amici dell’Ungheria e del popolo ungherese, come sapete. Eravamo amici…
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Tornare a scuola di libertà
Come è possibile non accorgersi che la democrazia e il desiderio di libertà sembrano non trovare più un convinto seguito, oggi, imbrigliati come siamo da incredibili sofismi? Forse non riusciamo più neppure a comprendere che la “libertà è la speranza consentita”(Jankelévitch). E che “in una vita libera c’è il permesso di sperare, il che è tutto. Perciò abbiamo bisogno di reimparare che senza libertà e quindi senza speranza non esiste identità umana. È sempre difficile trovare popoli che non si lascino irretire dal fascino e dalle lusinghe delle dittture, come capita a troppi anche dalle nostre parti. Tuttavia, esistono, anche oggi, popoli e comunità che non si rassegnano alla schiavitù,…
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La festa dei principianti
Perché festeggiamo il capodanno? Non è forse vero che dal 31dicembre al 1gennaio non cambia niente? Non hanno ragione quelli per i quali non ci sono ragioni per festeggiare un giorno che non ha niente di diverso dal giorno precedente e da quelli seguenti? Soprattutto oggi, quando il mercato e il consumismo sembrano fagocitare e cancellare il senso di tante feste e tradizioni? Se poi pensiamo alla relatività delle periodizzazioni e scansioni temporali nelle varie civiltà e culture, dove il capodanno è stato collocato in giorni e mesi diversi, il nostro interrogativo relativo al senso di questa festa diventa più insistente. Ma forse è proprio questa circostanza che può aiutarci…
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L’antifascismo eterno
L’antifascismo è nato per rifiutare e combattere ogni forma di regime liberticida, autocratico, dittatoriale e totalitario, dovunque si manifesti e qualunque colore abbia. Questo rimane, al di là di disquisizioni accademiche o terminologiche, o dei diversi contesti storici, la sostanza, il senso e l’essenza dell’antifascismo. Soprattutto oggi quando la questione appare di nuovo attuale. Il contrario di tale antifascismo si chiama, oggi e domani, come ieri, “fascismo”, qualunque colore o forma assuma e in qualunque luogo si manifesti! Si può perciò parlare anche per l’antifascismo di “antifascismo eterno“, così come Umberto Eco parlava di ur-fascismo, “fascismo eterno”. Egli infatti considerava “fascismo eterno” quello che è – e sarà – sempre…
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Le guerre e la pace spiegate ai ragazzi
Alla domanda “cos’è il bene“, Socrate avrebbe risposto che il bene è solo la continua ricerca del Bene. In sostanza, secondo il Padre dei filosofi, il vero bene non è nella nostra dispomibilità. Possiamo solo tentare di avvicinarci ad esso. Cercando le strade possibili per arrivarci. E sapendo che non lo raggiungeremo mai. Penso si possa applicare lo stesso schema al tena della Pace. E affermare che la Pace, su questa terra, è solo la ricerca costante della pace possibile e giusta. Anche se sappiamo che essa non è nella nostra completa disponibilità. Come è attestato dalla storia. Possiamo solo cercare e indicare le strade per avvicinarci alla Pace. Sappiamo…