• Una regressione linguistica?

    Noi umani siamo le uniche creature capaci di pensare il nostro “dire” e di parlare del linguaggio che usiamo. Noi dovremmo aver acquisito l’abilità di meta-comunicare, cioè la capaci di dire “sto dicendo che…”. È vero anche che a scuola, dice lo scrittore Marco Balzano, ci insegnano a scrivere (a parlare no!), ma “non ci dicono che le parole hanno corpo e si possono maneggiare”, con effetti imprevedibili, se lo si fa senza consapevolezza. Ma come spiegare certe fasi della vita delle società, come quella in cui ci troviamo oggi, nelle quali le parole e i discorsi erompano come tsunami distruttivi, come eruzioni vulcaniche, senza che si capisca veramente “chi…

  • Il lato comico dell'amore

    No, non mi riferisco agli spassosi “cinguettii” degli innamorati, né ai “nonsense” del linguaggio degli amanti, e neppure a quell’atteggiamento, un po’ da ebete, che assumono le nuove “prede” del dio Eros. No! Alludo piuttosto a un fenomeno comunemente osservabile, soprattutto, ma non solo, nelle prime fasi di molte relazioni amorose. Infatti non vi sembra paradossale che alla ricerca, talora ansiosa, dell’oggetto d’amore, al desiderio di “quella” persona, sentita come perfettamente complementare a sé, si accompagni, una volta che “quella” è entrata nella nostra vita, un ossessivo impegno per renderla…diversa da quella che è?  In altre parole, mentre è evidente che non ci saremmo “incontrati” proprio con quella tale persona, se non…

  • Coazione a ripetere

    Ricordo che nel periodo in cui vivevo in Friuli, a Udine, per diversi giorni, un gatto, tutte le volte che aprivo il cancello di casa, tentava di intrufolarsi nel cortile. E, anche se io lo respingevo, il giorno dopo si ripresentava puntuale a ripetere l’operazione. Confesso anche – e qui faccio ammenda, prevedendo le ire degli animalisti! – che finii per respingerlo malamente. E soltanto dopo alcuni di quei “trattamenti” non lo vidi più. Fui indotto anche a chiedermi – da “giovane” filosofo e… a tempo perso – cosa potesse spingerlo a rimanere in quella spiacevole situazione. Un difetto di memoria di ciò che gli accadeva tutte le volte? Una…