I NUOVI NOMI DELL’ "AMARE". LA CURA

È il caso di iniziare su questo blog un’indagine alla ricerca dei nuovi nomi dell’”amare”? Sì,  penso sia proprio il caso, non solo perché questo termine, e il relativo significato, è tra i più abusati della storia ma anche tra quelli più dissacrati e umiliati!
Ebbene, percorrendo i sentieri delle nostre vite, delle nostre città, delle nostre storie e della nostra storia, è sempre più evidente questo stritolamento che anche “amare” subisce nel sistema dello “scambio” generalizzato, in cui tutto ha senso se “serve”, se ha un “valore” fruibile e di scambio! E allora ci tocca vedere ai margini delle nostre strade, e negli INCROCI che continuamente attraversiamo nella nostra vita, per terra, sui marciapiedi, sotto cartoni puzzolenti come unico riparo, non solo i rifiuti e gli “scarti” umani, ma anche l’amore.
Di cui si fa sempre più difficoltà a riconoscere l’identità!
Quello che forse oggi è peggio è che la modificazione genetica dell’amore, dell’amare, la sua “umiliazione” è operata meno dalla banalizzazione e dalla “liquidità” dell’ amore o dal cosiddetto “commercio del sesso” che non dall’uso “blasfemo” dell’amore come strumento di manipolazione delle coscienze, come arma di consenso politico e come vessillo di lotta, addirittura! Come del resto è già capitato al cosiddetto “comandamento” dell’amore cristiano che spesso è diventato un’altra cosa, degradandosi a “carità(non nel senso etimologico originario di libera e gratuita scelta di volere bene, “bene-volere” per l’altro da sé, per il volto dell’altro), ma nel senso di “elemosina” (cioè “amore” come “cosa” data, appunto, e non come “amare”, e-sistere come “amore”, come bene-volere). Per questo ha potuto coesistere con violenze e umiliazione dell’altro, con ghetti e disprezzo. Per questo il nome di Gesù, “amore crocifisso”, ha potuto essere utilizzato come arma e come mezzo di rifiuto dell’altro. Per questo, ancora oggi, c’è chi crede – pur insensibile alle sofferenze degli “altri” – di poter spendere impunemente il nome cristiano nel mercato della negoziazione e della manipolazione del consenso politico!   
E allora grazie a Battiato che ci consente di dare il via a quella indagine (sui nuovi nomi dell’amore) di cui si diceva all’inizio. Con la sua canzone, La Cura, ci indica uno dei nomi dell’”amare”.  E lo fa riflettendo e approfondendo il senso (migliorandolo?) di una delle categorie di Heidegger, riletto attraverso l’interpretazione del filosofo Sgalambro.
Beh! , in questo mondo – molto italiano ma non solo – dove “cura” è stata sostituita da “me ne frego!” ed è associata solo ai furbi e impuniti “malaffari” della sanità, la suggestiva canzone di Battiato, La Cura, appunto, può dirci (può farci “sentire”?) qualcosa che dovrebbe essere alla radice e all’orizzonte di ogni apprendimento dell’amore umano, qualcosa della gratuità e del bene-volere per l’altro, che facendoci uscire, forse per un attimo, da quella “dispersione di senso” che ci accompagna e ci stordisce tutti, ci renda capaci di ridare dignità e profondità alle nostre pur diverse esperienze di affetto, amicizia, amore. 

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Amo la storia delle idee, la filosofia e la musica. Mi interessano i linguaggi, la comunicazione, i libri.

Un commento

  • Anonimo

    “Non intendo cantare la gloria né invocare la grazia e il perdono di chi penso non fu altri che un uomo come Dio passato alla storia ma inumano è pur sempre l'amore di chi rantola senza rancore perdonando con l'ultima voce chi lo uccide fra le braccia di una croce. E per quelli che l'ebbero odiato nel Getzemani pianse l'addio come per chi l'adorò come Dio che gli disse sia sempre lodato, per chi gli portò in dono alla fine una lacrima o una treccia di spine, accettando ad estremo saluto la preghiera l'insulto e lo sputo.”(F. De Andrè, “Si chiamava Gesù”)http://www.youtube.com/watch?v=Z27zin5hhKIDa laica, ancora alla ricerca di una fede, credo comunque che l'amore con cui Gesù perdonò sulla croce (e chiaramente questa è storia, non fede) sia stato davvero straordinario. E va oltre ogni narcismo. Se poi questo amore lo strumentalizziamo per far leva sulle superstizioni popolari…eh allora proprio Gesù uomo viene tradito…

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