• "Prendi e leggi!"

    “Che strani libri leggi!”, commentò, molti anni fa, un mio amico, guardando i titoli di un paio di libri, sulla mia scrivania. Sul momento non feci molto caso a quel commento: in fondo si trattava di libri di saggistica (antropologia, epistemologia, storia delle mentalità) e io pensai che fosse la solita reazione che un lettore di narrativa ha nei confronti di testi di saggistica, ritenuti troppo astratti o addirittura “astrusi”. Devo dire peròche sono grato a quell’amico, perché quel suo commento mi èrimasto nella mente e ogni tanto si è rifatto vivo e mi ha costretto a pensare, e a chiedermi: ma, in realtà, cosa ci spinge a scegliere di…

  • Se il cielo tocca la terra…

    Chissàse alcuni di voi hanno mai fatto la mia stessa esperienza. Certo non in Italia. Perché i limiti e la configurazione del nostro paesaggio non ne offrirebbe l’occasione. A me è capitato, una volta, in Brasile. In un’area non distante dal centro geodesico dell’America del Sud. Quando mi sono trovato, all’improvviso, davanti a una pianura sconfinata. Senza montagne, né colline, né foreste, nécostruzioni di sorta che potessero costituire un ostacolo per lo sguardo. Era una visione dove l’occhio si perdeva, era “libero” di perdersi, senza nessun limite all’orizzonte, direi quasi senza nessun orizzonte. C’era solo “qualcosa”, come due piani indefiniti, il cielo e la terra, che, paralleli, senza incontrarsi mai,…

  • Il "grado zero" dell'etica

    No, non vi aspettate la solita lamentosa litania sui misfatti di pubblici corruttori, truffatori o ladri, che sembra, ormai, non solo il prevalente oggetto di consumo “culturale”, ma l’unica forma espressiva negli incontri umani, dai dibattiti (?) televisivi ai discorsi di circostanza: anche quelli pronunciati, spesso con sussiego, nei saloni dei barbieri, davanti ai bar, nei supermercati, alle feste, nei treni o ai pranzi familiari. E, ahimè, come diventano poveri e miseri quei nostri quotidiani incontri umani, che pure dovrebbero dare sapore alle nostre giornate: e invece, ormai, sai già di cosa ti parlerà la prima persona che incontrerai, la mattina! No, non abbiamo davvero bisogno di altra gente che…

  • Tempo di "secessione"

    Ci sono stati momenti, nella storia umana, in cui l’unico atto “rivoluzionario”, possibile, è stato l’esercizio della “secessione“. Ma attenzione! Qui non ci si riferisce ai grotteschi progetti con cui alcuni gruppi politici, qua e là per il mondo, tentano di sottrarsi alle dinamiche e alle sofferenze del mondo globalizzato, sognando nuovi Stati, grandi magari quanto il palmo di una mano. E neppure a quella forma di “secessione individuale” di certe “anime candide”, alle quali basta che la propria terra appaia “sfiorita”, o malata, per snobbarla e dichiarare il proprio plateale congedo da essa, invece di inventare modi per migliorarla. No, qui il termine “secessione” conquista dignità, e tutt’altro senso:…

  • Il lato comico dell'amore

    No, non mi riferisco agli spassosi “cinguettii” degli innamorati, né ai “nonsense” del linguaggio degli amanti, e neppure a quell’atteggiamento, un po’ da ebete, che assumono le nuove “prede” del dio Eros. No! Alludo piuttosto a un fenomeno comunemente osservabile, soprattutto, ma non solo, nelle prime fasi di molte relazioni amorose. Infatti non vi sembra paradossale che alla ricerca, talora ansiosa, dell’oggetto d’amore, al desiderio di “quella” persona, sentita come perfettamente complementare a sé, si accompagni, una volta che “quella” è entrata nella nostra vita, un ossessivo impegno per renderla…diversa da quella che è?  In altre parole, mentre è evidente che non ci saremmo “incontrati” proprio con quella tale persona, se non…