• Il tempo delle scelte

    Se ti sembra normale che vengano negati, ad alcuni, i diritti umani fondamentali, aspettati che arrivi, prima o poi, qualcun altro, più forte di te, che negherà i tuoi diritti. Perché, se c’è una lezione che la Storia, come una maestra paziente, non ha smesso di impartirci a più riprese, è che i diritti dell’uomo o sono universali o non sono! In realtà ciò che in questi nostri tempi, in Italia e altrove, si tenta di mettere in atto, in modo più o meno subdolo, è la contrapposizione tra i diritti del cittadino e i diritti dell’uomo.  Anzi quella forma strana di democrazia che con un ossimoro viene chiamata “democrazia autoritaria”,…

  • Per una filosofia delle rotatorie

    “So bene cosa voglio qui: voglio l’inconcluso”. Parole inaudite queste di Clarice Lispector (Acqua viva), che non abbandonano la mia mente, mentre mi faccio domande sulla strana mania di dover mettere la parola “fine” o di trovare necessariamente un titolo per ogni storia! Ne ho proprio bisogno? Davvero mi serve sempre uno schema in cui imprigionare la vita e le storie? Quelle personali o quelle delle culture, delle credenze, delle esperienze e dei linguaggi? Spiegare ogni cosa e cercare l’ultima parola ogni volta che penso, che parlo, che agisco? Credo veramente con questo di aver finito di capire? Non penso che questo può valere solo per le istruzioni d’uso del cellulare o…

  • "Si sta come d'autunno…"

    Strano destino, quello del “destino” di tutti i viventi, cioè la morte. Strano destino: perché anche il suo nome, tra noi umani, è sempre nascosto, in un modo o nell’altro. È vero che, recentemente, a quanto sembra, nei media l’immagine più rappresentata è quella dei cadaveri, ma anche tale accentuata spettacolarizzazione della morte diventa una forma di oscuramento della stessa: perché la si tiene a distanza e la si accosta prevalentemente in contesti straordinari, accidentali e particolarmente violenti e cruenti. Quella che viene rappresentata infatti non è la morte di ognuno di noi. Strano destino, quello della “sora nostra morte corporale”, che viene per lo più, rimossa, come avviene sempre…

  • Chi ha paura della storia?

    La vita, a volte, ci offre dei piccoli segnali, ai quali dovremmo prestare più attenzione di quanto non facciamo di solito.  Uno di quei segnali, da tenere sempre sotto controllo, penso sia lo spazio che viene dato alla conoscenza della storia nei sistemi formativi e scolastici di ogni tipo. Soprattutto perché c’è uno strano fenomeno che periodicamente si ripresenta nella vita delle società e che di solito viene spiegato con argomenti apparentemente razionali oppure pragmatici. Si tratta della pretesa di riscrivere o cancellare o spingere verso l’oblio la memoria storica. A volte con la presunzione di dare inizio all’Anno Zero!  Pretese e progetti di questo genere non sono sempre evidenti,…

  • Educare nel XXI secolo

    Si sente parlare spesso oggi di “emergenza educativa”, ma credo sia il caso di cominciare a pensare che ciò di cui si tratta non è tanto il fatto che oggi l’educazione sia un problema urgente, quanto piuttosto la constatazione che l’educazione è oggi, essa stessa, un “problema”! Vorrei illustrare questa questione rileggendo un discorso fatto all’Académie française da Michel Serres, qualche anno fa. Per me, Michel Serres è stato ed è un grande maestro oltre che raffinato interprete della nostra contemporaneità. I suoi testi sui temi del sapere, dell’educazione e sulle trasformazioni della società e delle mentalità attuali, sono ancora tutti da “esplorare”. Per analizzare il tema dell’educazione nel XXI…