• La santa ignoranza

    Chi potrebbe calcolare quanto abbiamo perso, noi italiani, con l’abolizione delle facoltà di teologia  nelle università, operata dallo Stato unitario negli anni settanta dell’800? E quale impoverimento culturale ha prodotto quella decisione, frutto di un ideologico e miope anticlericalismo? Per quale motivo, grandi e prestigiose università americane come Yale o Harvard o importanti università pubbliche europee, inglesi, tedesche, austriache, ecc., offrono corsi o facoltà di teologia, mentre in Italia la semplice idea di una presenza di tali corsi di studi all’interno delle università è considerata, come minimo, stravagante?  Perché ad Harvard, per esempio, un laureato in matematica o in fisica può considerare “normale” prendere anche una laurea in teologia, mentre…

  • Il problema dell'altro, di fronte all'estremo

    Il titolo di questo post richiama una condizione cruciale della nostra esistenza contemporanea. Il problema dell’altro, – che si impone oggi principalmente a partire dall’ottica dei confini, delle soglie/muri, dei confronti/scontri tra noi e gli altri, tra popoli e culture, – ripropone una impasse che si è presentata diverse volte nella storia dell’umanità. Impasse che ha spinto nel passato gli umani verso l’abisso, esattamente verso l’estremo rischio per la convivenza. Situazione di impasse che, bisogna pur dire, ha più volte costretto gli umani a inventareo riscoprire valori essenziali per la loro salvezza. Il titolo di questo post, però, evoca anche due libri di Tzvetan Todorov, filosofo, semiologo e storico delle…

  • Mai più solo crescita!

    Forse ha ragione Peter Sloterdijk (Crescita o extraprofitto, Mimesis Edizioni) quando colloca un fattore fondamentale della crisi della politica attuale nella incapacità delle classi dirigenti europee di tradurre in narrazione efficace i bisogni profondi dei popoli europei d’oggi. Insomma siamo di fronte anche a un difetto di parola, di linguaggio: il che significa anche un difetto di Idea, o di Pensiero, come ritiene d’altronde anche Alain Badiou (La vera vita, Ponte alle Grazie). Questo handicap, linguistico e di pensiero, delle classi dirigenti europee (e si badi bene a non pensare solo alle classi dirigenti al potere, perché questo “vuoto” riguarda in modo particolare, e forse di piú, le classi di…