• Oltre l'antropocentrismo

    Se c’è una lezione da imparare oggi, è che viviamo all’interno di un cambiamento di paradigmi.  Abbiamo molti segnali di questo processo, del resto avviatosi già da qualche tempo, ma che la pandemia, proprio perché “pandemia”, sta rendendo più profondo, visibile e accelerato. Anche se non siamo ancora in grado di misurare l’impatto di questo processo sui macro-ambiti più diversi della nostra esistenza.  Non sappiamo, per esempio, quale impatto annunciano  sintomi come i terremoti e le ristrutturazioni in corso nel campo dell’economia, o i mutamenti e riorganizzazioni degli equilibri e dei rapporti di forza sul piano geopolitico. Non conosciamo quale impatto avrà ciò che sta accadendo nel campo della scienza,…

  • La "struttura che connette"

    Come è strano, a volte, il nostro rapporto con alcuni libri, soprattutto quelli che abbiamo amato o che amiamo! Sembra quasi che spesso quei libri si comportino come scomodi testimoni o come petulanti questuanti! O come certe persone, magari conosciute tanto tempo prima ma dimenticate, che quando ti incontrano cercano insistentemente di farsi riconoscere. O come certi rimpianti che non cessano di occuparti la coscienza. O come un amante trascurato, e ostinato, che nei modi più imprevedibili, sta lì a ripeterti: “io sono qui e aspetto!”; a cui magari segue un  “dobbiamo vederci adesso…ho qualcosa da dirti!” Chissà se capita anche a voi quello che è capitato a me. Mi…

  • Link. Comunicazioni e identità

    Solitamente, l’aspetto più evidenziato dagli studiosi come uno dei paradossi dell’età dell’informazione e della comunicazione, è il rischio della “Babele”, cioè di un tale moltiplicarsi ed esasperarsi delle “connessioni”, delle informazioni e delle prospettive, da rendere molto problematici l’orientamento, la decodificazione dei messaggi e la stessa comunicazione. Tuttavia, riflettendo su alcune argomentate osservazioni critiche, emerse in una discussione con una giovane amica, mi pare necessario dirigere l’attenzione anche su un aspetto diverso del fenomeno della comunicazione contemporanea, di cui non abbiamo sufficiente consapevolezza, noi che viviamo, ormai, quasi continuamente “connessi” e, quindi, immersi totalmente nelle dinamiche comunicative. In breve, la mia interlocutrice diceva che è la stessa ricerca della relazione…