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Itaca o il viaggio? Scegliere nel tempo della velocità
Non vi affrettate, gentili lettrici e lettori, a rispondere subito: Itaca eil viaggio! Perché ciò che sembra facilmente assemblabile in un “pacchetto” turistico non lo è, quasi mai, quando urgono le questioni importanti della vita. Certe volte, come “recitava” Kavafis, bisogna “scegliere” il viaggio, e accontentarsi di esso, godendone, sopportandone anche i timori, pur senza smettere di “avere in mente Itaca”. Certe volte bisogna decidersi, adesso, per nuove “piccole” possibilità di diventare umani, senza attardarsi a pretendere tutto insieme. Certe volte bisogna accettare anche di “fare” la veritàun pezzo per volta, o, se si è saggi, di farsi “condurre” da essa, giorno per giorno, piuttosto che pretendere di “contenerla” nella…
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Fallimenti umani e compassione
Il fallimento e lo scacco sono esperienze di fronte alle quali gli esseri umani reagiscono sempre in modo scomposto. E tuttavia, occorre onestamente prendere atto che i fallimenti costituiscono la “costante” più evidente e innegabile di ogni narrazione della storia, sia quella degli individui, che quella delle comunità o dei popoli. Una costante talmente “ingombrante” da mettere in crisi tutti i tentativi, finora intrapresi dal pensiero occidentale, di elaborare trionfanti filosofie della storia e disegni organici dello sviluppo delle civiltà. Se poi proviamo ad allargare un po’ lo sguardo, ci accorgeremo che, al di là della vicenda umana, anche tutta la storia del cosmoe quella della natura raccontano di una…
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La vita è una ginnastica del desiderio
Sembra così semplice e ovvio oggi il linguaggio del desiderio! Eppure l’esperienza lo smentisce continuamente, rivelandone le trappole, i vuoti, l’ambivalenza, gli inganni. La semplificazione attuale degli oggetti del desiderio e il marketing dell’immaginario hanno spostato il “desiderare” nel campo delle “procedure”, in vista di “obiettivi” facilmente individuabili. In realtà, tutta la scena del desiderare ha a che fare piuttosto con la sfera dell’incertezza. “Desiderio”, infatti, si riferisce a un’assenza. Spesso a una perdita. E, comunque, a una mancanza. Perciò, anche, a un’attesa. È stato detto che la carenza di desideri è povertà, ma, a voler essere realistici, è proprio il desiderio a rivelare l’essenziale mendicità della condizione umana. Per…
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Rovine, archeologi e l'arte del custodire
Ahimè, non dovremmo domandarci, una buona volta, come mai siamo cosìincuriositi, cosìrispettosi, cosìattenti a non fare danni, così carichi di domande e di attese, verso i ruderie le rovine, verso le tracce delle devastazioni del tempo e della storia su edifici e monumenti, mentre, invece siamo tanto incapaci di com-prensione, di rispetto e di com-passione verso i segni e gli sfregiche le devastazioni della vita, i crolli etici e gli smottamenti della personalità, producono sui volti e sulla prassi degli umani? Come mai siamo così impegnati a custodire ruderi e tracce materiali, spinti, da un lato, dalla riverenza per quello che fu e, dall’altro, dal desiderio e dalla speranza di poter…
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Il "grado zero" dell'etica
No, non vi aspettate la solita lamentosa litania sui misfatti di pubblici corruttori, truffatori o ladri, che sembra, ormai, non solo il prevalente oggetto di consumo “culturale”, ma l’unica forma espressiva negli incontri umani, dai dibattiti (?) televisivi ai discorsi di circostanza: anche quelli pronunciati, spesso con sussiego, nei saloni dei barbieri, davanti ai bar, nei supermercati, alle feste, nei treni o ai pranzi familiari. E, ahimè, come diventano poveri e miseri quei nostri quotidiani incontri umani, che pure dovrebbero dare sapore alle nostre giornate: e invece, ormai, sai già di cosa ti parlerà la prima persona che incontrerai, la mattina! No, non abbiamo davvero bisogno di altra gente che…