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La preghiera del mattino di Hegel
In una sua annotazione molto famosa, Hegel sostiene che la lettura del giornale è la nuova preghiera del mattino dell’uomo moderno. Certo, nella logica del suo sistema di pensiero, tra l’altro geniale secolarizzazione o laicizzazione della teologia cristiana dell’Incarnazione, l’affermazione sembra avere un senso coerente. Non è, ovviamente, solo un invito alla lettura dei giornali, ma richiama due presupposti importanti per Hegel. Il primo è la necessità di una visione della realtà come un Tutto che ha un senso logico. Un Tutto connesso in ogni sua parte. Un Tutto che è essenzialmente Spirito, e quindi progetto intelligibile, in cui ogni singola parte acquista senso solo nella connessione con le altre…
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I sentieri interrotti della conoscenza
La storia del cammino umano verso il sapere è piena di vie di ricerca cancellate, di sentieri della conoscenza interrotti. Quante ipotesi, quante “strade di ricerca” e di conoscenza, quante “parole” dell’umanità, sono state “silenziate” nella storia, a volte con violenza. In ogni caso con superbia. Con quella tipica “hybris” umana, che faceva temere e tremare, già ai primordi della storia delle civiltà. Una forma di “totalitarismo” della conoscenza è riuscita spesso ad imporsi, per ragioni non sempre chiare e con metodiche diverse. Attraverso “procedure di controllo e di esclusione”, spesso mascherate anche da “volontà di verità”, come quelle descritte da Michel Foucault nel prezioso L’ordine del discorso. Quelle procedure…
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Avvenire, grillismo e politica
L’ intervista che il “quotidiano dei vescovi”, Avvenire, ha fatto, la settimana scorsa, al proprietario del Movimento cinque stelle, e il dibattito che ne è seguito, hanno provocato perplessità di varia natura, sia nel mondo cattolico che nel mondo politico in generale. D’altra parte quell’intervista, e anche le successive “precisazioni” del Direttore del quotidiano, sembrano aver prodotto nei lettori una senso di ambiguità. Perciò è opportuno tornarci su, anche in questo blog, per porre, a freddo per così dire, alcune questioni. L’ambiguità è provocata da alcune domande preventive, che sorgono e che restano senza risposta, e cioè: “chi è realmente l’intervistatore?”, dal momento che si tratta del quotidiano di proprietà…
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La storia, signori, la storia!
È davanti agli occhi di tutti la condizione, quasi di “blocco”, in cui ci troviamo, oggi, relativamente a molte questioni cruciali. Nello stesso tempo, una cosa sembra emergere con chiarezza: di fronte alle grandi questioni del nostro tempo, politiche, economiche, ambientali, sociali, culturali, ecc., nessuno sa veramente cosa fare o proporre. Non lo sanno, né quelli che hanno responsabilità di governo, né quelli che a quei governi si oppongono proponendosi come alternative. Siamo, per così dire, senza orizzonti, senza alternative proponibili e praticabili. sarebbe il caso di riconoscerlo! Siamo come intrappolati in un groviglio, in un meccanismo, che non riusciamo a controllare. Nessuno è in grado di dire se esiste…
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Il problema dell'altro, di fronte all'estremo
Il titolo di questo post richiama una condizione cruciale della nostra esistenza contemporanea. Il problema dell’altro, – che si impone oggi principalmente a partire dall’ottica dei confini, delle soglie/muri, dei confronti/scontri tra noi e gli altri, tra popoli e culture, – ripropone una impasse che si è presentata diverse volte nella storia dell’umanità. Impasse che ha spinto nel passato gli umani verso l’abisso, esattamente verso l’estremo rischio per la convivenza. Situazione di impasse che, bisogna pur dire, ha più volte costretto gli umani a inventareo riscoprire valori essenziali per la loro salvezza. Il titolo di questo post, però, evoca anche due libri di Tzvetan Todorov, filosofo, semiologo e storico delle…