• Intelligenza Artificiale e Spirito oggettivo

    Noi esseri umani, moderni e postmoderni, non viviamo solo nella “casa dell’Essere” (come Heidegger chiamava il linguaggio), ma sempre più nella “dimora della tecnosfera”(P.Sloterdijk). È quindi naturale che l’esistenza nel mondo tecnico, di per sé, sia caratterizzata da una sempre maggiore artificializzazione. Non c’è niente di scandaloso quindi nella ricerca attuale  (in realtà vecchia ormai di più di mezzo secolo: Turing 1956) tesa ad “emulare” l’intelligenza umana dal punto di vista del pensiero, della percezione e dell’apprendimento. Niente di scandaloso o di sospetto anche nel progetto di creare sistemi (o “assemblaggi cognitivi” come li chiama N. Katherine Hayles, L’impensato. Teoria della cognizione naturale), capaci di apprendere e prendere decisioni, e…

  • Mezzo secondo prima della coscienza

    “C’è il pensiero, ma prima c’è l’impensato (unthought): una modalità d’interazione con il mondo,…che sfugge sistematicamente ai riflessi troppo lenti della coscienza“.  È ciò che pensa N.Katherine Hayles, riferendosi anche alle recenti scoperte neuroscientifiche che confermano l’esistenza di processi cognitivi nonconsci, e tuttavia “essenziali per il funzionamento della coscienza”.  Il suo libro, originale e innovativo nella sua struttura,  tradotto in italiano da effequ editore, con il titolo L’impensato. Teoria della cognizione naturale, pone questioni che chiunque abbia a cuore gli studi umanistici (arte, letteratura, filosofia, studi religiosi, storiografia, ecc.), non può non affrontare con serietà. Purtroppo, ha ragione l’autrice, proprio quelle questioni sono quasi sconosciute in ambito umanistico, anche se…

  • Penso, dunque rido!

    Una coppia di coniugi molto anziani, oltre i novant’anni, consulta un avvocato divorzista. Il legale chiede: ”Perché adesso? Avete più di novant’anni, siete sposati da oltre settant’anni, perché divorziare adesso?”. I due spiegano: “Volevamo aspettare che i ragazzi non ci fossero più!”. Se avete ridacchiato, – commenta il matematico John Allen Paulos -, probabilmente non avete un cervello di silicio (forse un cuore di pietra, ma non un cervello di silicio, come un robot!). Riconoscere le sfumature emotive richiede una somma di abilità che ovviamente non sono ancora (se mai lo saranno!) tra le proprietà delle macchine intelligenti, riconosce Martin Minsky. In realtà,quelle abilità non sembrano tanto diffuse neppure tra…