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L'informazione non esiste più?
Sarebbe ora di prenderne atto: nel mondo delle comunicazioni globali e dell’interconnessione permanente, la questione seria, anche più di altre, pure urgenti, è quella dell’informazione. Siamo soliti pensare alla informazione solo come un “mezzo” (indotti in questo errore dal termine “media”), ma oggi non è più così, occorrerebbe cambiare prospettiva. Oggi la questione dell’informazione è la questione prioritaria, e la condizione per un approccio efficace alle altre importanti questioni che travagliano le società e il mondo, e che sono tutte, diversamente dal passato, inestricabilmente intrecciate e dipendenti dalla questione dell’informazione. Tuttavia, credo che molti, anche i professionisti dell’informazione, non ne siano consapevoli. Anche se non mancano però gruppi e forze…
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Bilanci
Certe volte, come esortava Kavafis, bisogna privilegiare “il viaggio”, e accontentarsi di esso, godendone, sopportandone anche i timori, le inclinazioni e le interruzioni, pur senza rinunciare ad “avere in mente Itaca”. Certe volte bisogna decidersi per nuove “piccole” possibilità di diventare umani adesso, senza attardarsi a pretendere tutto insieme. Certe volte bisogna accettare di “fare” la verità un pezzo per volta, o, se si è saggi, di farsi “condurre” da essa, giorno per giorno, piuttosto che pretendere di “contenerla”, tutta e limpida, nella propria bisaccia. Certe volte bisogna rinunciare a usare la maiuscola, perché le più belle parole come libertà, democrazia, comunità, scienza, verità, popolo, fede, ragione, diritto, ideali, etica,…
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Sette domande ai giornalisti
Mi pare abbastanza evidente che, nel mondo globalizzato più che in altre epoche, democrazia significa, prima di tutto, informazione. Per questo penso che i giornalisti oggi svolgano un ruolo ancora più essenziale. D’altra parte, la libertà di stampa ha la sua sorgente nel diritto universale alla conoscenza, nel diritto di ogni cittadino a informare e ad essere informato. Perciò porre domande ai giornalisti potrebbe essere funzionale ad un corretto esercizio della democrazia. Bene, ecco cosa chiederei ai professionisti dell’informazione. Solo sette domande: una per ogni giorno della settimana. 1) In primo luogo, non credete che tutto sarebbe più chiaro per noi cittadini, se voi giornalisti andaste davvero “in giro” per…