• La santa ignoranza

    Chi potrebbe calcolare quanto abbiamo perso, noi italiani, con l’abolizione delle facoltà di teologia  nelle università, operata dallo Stato unitario negli anni settanta dell’800? E quale impoverimento culturale ha prodotto quella decisione, frutto di un ideologico e miope anticlericalismo? Per quale motivo, grandi e prestigiose università americane come Yale o Harvard o importanti università pubbliche europee, inglesi, tedesche, austriache, ecc., offrono corsi o facoltà di teologia, mentre in Italia la semplice idea di una presenza di tali corsi di studi all’interno delle università è considerata, come minimo, stravagante?  Perché ad Harvard, per esempio, un laureato in matematica o in fisica può considerare “normale” prendere anche una laurea in teologia, mentre…

  • Perché abbiamo ancora bisogno della letteratura

    Perché abbiamo bisogno della letteratura? Innanzitutto, per prendere atto che la crisi del nostro tempo, che ci coinvolge in ogni dimensione dell’esistenza, ha a che fare, in  modo radicale, con la situazione generale del linguaggio.  Quanti linguaggi dimenticati, tagliati o dichiarati privi di senso, a prescindere dal loro impatto sulla vita degli individui! Quanta omologazione dei discorsi e del “dire” a partire da bizzarre classificazioni tra linguaggi “moderni” o “non moderni”! Già Aristotele definiva “l’essere” come “ciò che si può dire in molti modi”. Il che significa che cancellare o ridurre quei “molti modi”, privilegiandone uno solo o alcuni, comporta una impossibilità di esperienza e conoscenza più complete dell’essere e…

  • Le "svolte" di papa Francesco

    Sicuramente, Laudato si’, la recente lettera circolare (in gergo, enciclica), èdestinata a far discutere, non solo i cattolici. Sicuramente si tratta di un testo innovativo, e per qualche aspetto rivoluzionario, che si inserisce in un dibattito che non può non coinvolgere ogni individuo ragionevole. Tuttavia mi sembra utile evidenziare qui, non tanto i pur importanti contenuti, peraltro già analizzati da molti esperti sotto diverse angolazioni, quanto piuttosto quelle che mi sembrano vere “svolte” sul piano metodologico. Cioè dal punto di vista del tipo di approccio alle questioni della conoscenza e dell’esistenza umana. Certo, non pretendo di interpretare le intenzioni di Papa Francesco, ma mi pare che tutta l’argomentazione della Lettera…

  • Tempo di ripensamenti

    C’è un concetto, espresso da papa Francesco, in interviste o discorsi, che fa riflettere, che potrebbe far riflettere. Si tratta dell’idea secondo cui oggi occorrerebbe rielaborare tutto il pensiero (non solo teologico) a partire dalle periferiedel mondo, a partire dagli “altri”, da quelli che non hanno una vita e non hanno voce. Probabilmente, è tutta qui la “novità“ e la “sfida” di questo papa. È da qui, e non tanto dal suo parlare di povertà, di chiesa povera o di riforma delle sue strutture, che si originano le motivazioni profonde di alcune forme, palesi o sotterranee, di preoccupazione e di opposizione alla sua linea, che emergono non solo in grossi…