• Mad Men. Quasi uno spot

    Forse pochi avranno già guardato questa serie di telefilm, ma credo valga la pena di segnalarla. Almeno questa è la mia opinione, dopo averla seguita per una stagione e più. Parlo di Mad Men, una serie tv ( trasmessa in Italia sul canale Cult di Sky), diversa dalle solite, nuova e originale, che negli Stati Uniti, ormai è un prodotto cult che, alla terza stagione, è ancora ai primi posti negli ascolti e, nello stesso tempo, pluripremiata anche dalla critica. Eppure si tratta di una serie alla quale, quando è stata proposta, nessuno ha creduto, al punto da essere rifiutata da tutti grandi network televisivi, mentre fu accettata solo da…

  • La spiritualità dei sensi e l'etica del corpo

    Chissà se siamo ancora capaci di guardare il mondo come fosse la prima volta, come lo vede un bambino ai suoi primi movimenti ed esplorazioni! Forse no! Certo, dovremmo essere capaci anche di superare quelle separazioni artificiali che abbiamo imparato a stabilire tra materiale e spirituale, sensibilità e intelletto, corpo e anima. Allora anche i sensi e il “sentire” uscirebbero da quella condizione di “figli di un dio minore” in cui sono relegati da secoli di neoplatonismo e malintesa spiritualità, che hanno deformato anche la rivoluzionaria idea cristiana di incarnazione. Se fossimo consapevoli del fatto che esiste un “mistero” del corpo proprio perché noi siamo il nostro corpo, come scriveva…

  • Sogni di una notte di fine estate

    Siamo ancora capaci di sognare? Chi ci ha rubato o ci ruba i sogni? Che ne stanno facendo delle nostre vite? Qui si tratta dei sogni “a occhi aperti”, perché di quelli notturni sono capaci tutti, forse anche alcuni animali. E poi quelli svaniscono facilmente all’alba. E comunque diventano solo materia per psicanalisti, cabalisti, rotocalchi e per qualche chiacchiera. I “veri” sogni quelli di cui sembriamo non più capaci, sono quelli “a occhi aperti”, quelli capaci di cambiare la nostra vita, le nostre relazioni, i nostri progetti, le nostre emozioni e il nostro futuro umano! “I have a dream”!, quante volte è stata ripetuta questa frase famosa, anche in altre…

  • Tornare a casa con Beethoven

    Qualche anno fa in una conversazione Edward W. Said e Daniel Barenboim sottolineavano la presenza di un’ALLEGORIA del viaggiare, del PARTIRE, del lasciare la casa, e del successivo RITORNARE a casa, non solo nel racconto dell’ODISSEA ma, e questo è meno ovvio per i più, anche in una SINFONIA DI BEETHOVEN. Nel senso che una sinfonia può essere pensata anche come UNA ESPLORAZIONE in cui il punto di avvio, la nota di avvio, che, in un certo senso, è “la casa della musica” (Barenboim), dopo la sua elaborazione, pur ritornando, non è più la stessa. In termini musicali, “la RIPRESA non è la stessa cosa dell’ ESPOSIZIONE, sebbene le note…

  • Ricordando Wittgenstein. A proposito di maestri

    Forse “cultura”, “sapere”, sono sempre, in un certo modo, un ricordare, un fare memoria. Forse la cultura è nata proprio come memoria. Memoria nel senso di “memoriale”, secondo il significato che tale termine conserva nel linguaggio religioso e in quello teologico, come ciò che consente di rivivere, di ri-presentare attualmente l’evento del passato, in tutta la sua efficacia e non solo come puro ricordo mentale. Da questo punto di vista il sapere, se è tale, non può non essere sempre incontro effettivo, esperienza, incontro denso di senso, “conversazione” attuale con protagonisti o documenti nodali del cammino della ricerca, dell’esperienza e del cammino intellettuale dell’umanità. Il vero sapere, il vero conoscere…