• Esci dalla folla

    Non è forse vero che le folle chiedono sempre in qualche modo il “sacrificio” di qualcuno? Il genere di violenza che da qualche tempo vediamo diffondersi rappresenta davvero l’ingresso in una nuova dimensione su scala globale.  È il caso anche di sottolineare che la violenza collettiva non può essere equiparata semplicemente a quella individuale: è qualcosa di diverso e molto più complessa da spiegare –  non si tratta solo di una rottura dell’ordine –  e rchiederebbe forse altri approcci sia sul piano antropologico che storico-evolutivo. Purtroppo, in un mondo troppo disgregato sul piano culturale, sembriamo incapaci di pensare – anche da parte di chi gestisce il potere politico – la…

  • Una regressione linguistica?

    Noi umani siamo le uniche creature capaci di pensare il nostro “dire” e di parlare del linguaggio che usiamo. Noi dovremmo aver acquisito l’abilità di meta-comunicare, cioè la capaci di dire “sto dicendo che…”. È vero anche che a scuola, dice lo scrittore Marco Balzano, ci insegnano a scrivere (a parlare no!), ma “non ci dicono che le parole hanno corpo e si possono maneggiare”, con effetti imprevedibili, se lo si fa senza consapevolezza. Ma come spiegare certe fasi della vita delle società, come quella in cui ci troviamo oggi, nelle quali le parole e i discorsi erompano come tsunami distruttivi, come eruzioni vulcaniche, senza che si capisca veramente “chi…

  • La Cortesia e il Disprezzo

    Raccontano, le antiche storie, che, un certo giorno, la Cortesia fu cacciata dalle Corti e da ogni quartiere delle città. Le fonti non chiariscono se fu cacciata prima dalle Corti e poi dai quartieri cittadini o viceversa. In ogni caso, dicono anche che da quel giorno la Cortesia fu vista solo aggirarsi, di tanto in tanto, mite e discreta, nella Giungla.  Tutti i documenti concordano poi nel collegare l’esilio della Cortesia con il cambiamento della “posta in gioco” nella dialettica delle relazioni umane.  Sì, perché fino a un certo momento, la Posta in gioco, nelle relazioni umane, era stata costituita da una specie di trinità indivisibile: Ambizione, Denaro e Gloria.…

  • Bilanci

    Certe volte, come esortava Kavafis, bisogna privilegiare “il viaggio”, e accontentarsi di esso, godendone, sopportandone anche i timori, le inclinazioni e le interruzioni, pur senza rinunciare ad “avere in mente Itaca”. Certe volte bisogna decidersi per nuove “piccole” possibilità di diventare umani adesso, senza attardarsi a pretendere tutto insieme. Certe volte bisogna accettare di “fare” la verità un pezzo per volta, o, se si è saggi, di farsi “condurre” da essa, giorno per giorno, piuttosto che pretendere di “contenerla”, tutta e limpida, nella propria bisaccia.  Certe volte bisogna rinunciare a usare la maiuscola, perché le più belle parole come libertà, democrazia, comunità, scienza, verità, popolo, fede, ragione, diritto, ideali, etica,…

  • Se le religioni reimparassero a narrare

    Sì, se le religioni re-imparassero la loro originaria – e peculiare – funzione di story teller, di narratrici di storie e di racconti di “fondazione”, forse la storia del mondo oggi sarebbe diversa. Qualcuno ha scritto che non può esserci pace tra i popoli e tra le civiltà senza pace tra le religioni: le vicende recenti, a volte drammatiche, pur interpretabili in parte con processi di adulterazione delle religioni stesse, sembrano in realtà, confermare quella tesi. E allora, sì, se le religioni fossero capaci di riprendere il loro compito originario, forse il destino del mondo globalizzato potrebbe essere diverso, forse potrebbe ridursi in parte il potenziale di violenza che avvelena…