• Dallo scopone “scientifico” al “racconto della scienza”

    Che le indagini internazionali sull’istruzione rivelino un grave deficit di conoscenza scientifica negli alunni delle nostre scuole è sicuramente paradossale! Dal momento che viviamo in un paese tra i più industrializzati, per giunta in un’era tecnologica avanzata, a 500 anni da quella rivoluzione scientifica che ha dato un nuovo volto al mondo moderno e ha cambiato le nostre menti! Paradossale anche perché è abbastanza evidente che non c’è ambito o questione, oggi, in cui l’argomento decisivo non sia quello scientifico. “Scientifico”, “scienza” sono termini e concetti a cui fa appello chiunque, dall’ intellettuale al politico, dall’imprenditore all’artista, dal teologo al docente e all’educatore, dal venditore alla casalinga, dagli anziani ai…

  • Elogio dell’umorismo e della leggerezza. Un altro modo di conoscere

    Chi sarebbe disposto ad associare l’umorismo e la leggerezza con le modalità della conoscenza? Chi riesce ad immaginare uno scienziato, un ricercatore, uno studioso in genere che si avvicina ai suoi oggetti attraverso la strada dell’umorismo? Non siamo piuttosto propensi ad associare la ricerca, l’indagine, lo studio e la conoscenza in genere con l’aspetto serioso, con la fronte corrugata, con quell’espressione che hanno spesso tanti autoproclamatisi maestri, o intellettuali, o autorità morali e guide spirituali, o studiosi ed esperti, tale per cui sembra che tutti i pesi e i problemi del mondo siano sulle loro spalle e le sole soluzioni possibili a quei problemi debbano necessariamente emergere dai loro sforzi?…

  • Il canto di Circe…..Quale cristianesimo? (7)

    Un buon prelato della curia romana si lamentava con lo Spirito Santo:”Spirito Santo, io non capisco. Di che avevamo bisogno? Una vita di Gesù (una sola!), una dogmatica, una morale, un rituale, un compendio di diritto canonico, e, per il popolino, il catechismo. Ed  ecco quello che ci hai dato: quattro vangeli, e Paolo, e tutti questi libri della Bibbia così disparati!”. Questo aneddoto (ripreso da Bellet, La quarta ipotesi, Servitium) può essere letto da due angolazioni: la prima evidenzia il carattere strutturalmente “ermeneutico” del messaggio cristiano. Il che significa non solo che quel messaggio può essere interpretato a partire da qualunque tipo di cultura e paradigma culturale, ma anche…

  • La sentite questa musica?

    Forse un giorno rimpiangeremo la quasi totale mancanza di formazione musicale (intesa come educazione al suono ed educazione all’ascolto) nelle nostre scuole! Sarà quando la rozzezza, la mancanza di gusto, di sensibilità e di stile che ci circondano e ci invadono – dall’alto ma anche dal basso – ( e ci attraversano?) sembreranno sommergerci! Avremmo, oggi, veramente bisogno di ricominciare da una ri-educazione dei sentimenti e delle emozioni! Ma come? Certo, già la frequentazione delle opere d’arte e della poesia potrebbe essere un buon mezzo (ma anche questo manca, a quanto sembra, se è vero, come è vero, che, nelle nostre scuole, la visione e il godimento diretto delle opere…

  • La cultura…e i volti

    In tempi in cui si discute tanto di riforme degli studi, di formazione o, addirittura, di “emergenza educativa”, forse dovrebbe essere prioritario non accontentarsi di cercare soluzioni tecniche od operative, non accontentarsi di essere solo “funzionari” del sapere, senza andare alla radice dei problemi. In tutte la questioni relative alla formazione, alla educazione, alla conoscenza, alla cultura, sono sempre in gioco domande più “radicali”, alle quali, sembra, non siamo più capaci di rispondere. Che sia anche questa una espressione dell’”analfabetismo di ritorno”, che pare tipico, anche, degli intellettuali e di chi opera nel campo dei saperi e della cultura, oggi? Non sarebbe il caso allora di intendersi – prima di…