• Siamo dentro racconti

    Non ci sono fatti. Ci sono solo racconti. Dobbiamo alla globalizzazione e alla rete anche il consolidarsi di questa nuova consapevolezza. In epoche antiche, quando sia la comunicazione che lo scambio delle idee erano ardui o impossibili,  prima dell’invenzione della stampa, ma anche dopo, poteva capitare che scritti, libri, teorie, – per l’autorità indiscussa dell’autore, o perché non si conoscevano opinioni alternative, o perché quelle opere ebbero la fortuna di trovare spalle su cui spostarsi e arrivare alla gente che allora contava, o perché legittimate da sovrani, monaci o papi,…- diventassero best sellers e condizionassero il presente e il futuro dei popoli, la loro educazione, le loro credenze, il loro…

  • Quale autorità?

    Dicono che oggi è in atto una profonda crisi di autorità, delle autorità, di ogni tipo di autoritànon solo e neppure primariamente di quelle politiche. Dicono che le autorità non paiono all’altezza delle sfide dei tempi. Dicono che la corruzione e il primato degli interessi di casta o di clan rende le autorità non uno strumento di soluzione dei problemi ma piuttosto un peso e un problema, che aggrava gli altri problemi. Dicono che l’uso distorto dei poteri, di ogni forma di potere, modifica non solo la natura e il senso dell’autorità ma corrompe l’intero tessuto sociale. Dicono che spesso l’autorità diventa solo un ostacolo da abbattere, come è pure accaduto…

  • Raccontateci delle belle storie!

    Mi ha dato da pensare un messaggio raccolto durante una sosta in un “incrocio”del web. Un pensiero condiviso su facebook dalla giovane amica Marianna. Uno di quei “messaggi nella bottiglia” che si trovano nel mare telematico e che ti conducono però verso direzioni inattese. Non abbiamo bisogno di liste di ciò che è giusto o sbagliato. Abbiamo bisogno di favole, di tempo e di silenzio. “Non devi” è presto dimenticato, “c’era una volta” durerà per sempre. Era questo il messaggio. Che ha confermato una riflessione che ho sempre fatto, ripensando alle tre domande che, secondo Kant, ogni essere umano, in modo esplicito o meno, si pone. E cioè: che cosa…