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La battaglia dell'immaginario
Noi pensiamo con il corpo. Non siamo una “res cogitans” ma un corpo pensante: il nostro pensiero è sempre “pensiero incarnato”, perciò anche necessariamente “situato”. Anche per questo immagini, simboli ed archetipi, accompagnano sempre e determinano spesso – non soltanto nel suo sorgere come nel pensiero infantile o in quello “primitivo” – il nostro modo di pensare e le nostre costruzioni concettuali. E alimentano così sentimenti, emozioni, desideri, bisogni. Anche i concetti più “astratti” implicano in forme varie un non-detto, fatto di immagini, metafore e simboli, spesso silenti e inconsapevoli. Non credo che occorra scomodare Hans Blumenberg per comprendere che ogni pensiero o teoria, anche scientifica o matematica, è…
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Salvate il messaggero Bruno!
“Voglio volare! …Voglio che finalmente la mia coscienza possa esplodere come un astro luminoso, che ogni cellula del mio corpo diventi spirito!” Mentre leggevo queste ultime frasi di Tre storie magiche di A.Jodorowsky, a distanza di qualche giorno dalla ricorrenza dell’anniversario del rogo di Giordano Bruno, mi è venuto naturale pensare che avrebbe potuto pronunciarle anche lui, quasi come l‘auspicio di un’era nuova e di potenzialità umane fino allora impensabili. Del resto in alcune sue pagine dove “annuncia, con l’entusiasmo del prigioniero, che vede cadere le mura della sua cella, il crollo delle sfere che ci separano dai vasti spazi vuoti e dagli inesauribili tesori del perennemente mutevole, eterno e infinito…
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Lo strano caso della “RETE”
Forse tutto accade perché siamo ancora ai primi passi, su questo “nuovo pianeta”, che abbiamo, da poco, scoperto, e di fronte al quale siamo ancora disorientati. Forse non siamo ancora attrezzatiadeguatamente, per percorrere i primi, impervi, sentieri del nuovo e sconosciuto mondo della RETE. O, addirittura, stiamo replicando la presunzione e l’arroganzadi quel manipolo di rozzi conquistatori, che, cinquecento anni fa, “spianarono” le terre americane, il “nuovo mondo” di allora, misconoscendo e distruggendo novità, diversità, culture, popoli e persone! Tanto, ormai, siamo tutti convinti che non ci crei nessun problema ignorare la storia, pure se ciò ci condanna a ripeterla in modo banale! Mentre, in realtà, solo la consapevolezza della…
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La "struttura che connette"
Come è strano, a volte, il nostro rapporto con alcuni libri, soprattutto quelli che abbiamo amato o che amiamo! Sembra quasi che spesso quei libri si comportino come scomodi testimoni o come petulanti questuanti! O come certe persone, magari conosciute tanto tempo prima ma dimenticate, che quando ti incontrano cercano insistentemente di farsi riconoscere. O come certi rimpianti che non cessano di occuparti la coscienza. O come un amante trascurato, e ostinato, che nei modi più imprevedibili, sta lì a ripeterti: “io sono qui e aspetto!”; a cui magari segue un “dobbiamo vederci adesso…ho qualcosa da dirti!” Chissà se capita anche a voi quello che è capitato a me. Mi…